Il 16 gennaio 2003, lo Space Shuttle Columbia iniziò il suo ultimo volo. A bordo c’erano sette astronauti coraggiosi, ognuno con un sogno condiviso di esplorare l’ignoto e di spingere i confini della conoscenza umana. Tuttavia, circa 82 secondi dopo il lancio, un blocco si staccò dal serbatoio esterno, colpendo l’ala sinistra della navetta. Questo provocò un danno che, al rientro nell’atmosfera terrestre, si rivelò fatale, portando alla disintegrazione della navetta e alla perdita della vita degli astronauti.
La storia dello Space Shuttle Columbia è una storia di coraggio e sacrificio, ma anche una tragica lezione sull’importanza della comunicazione chiara ed efficace. Durante la missione, la NASA aveva condotto una valutazione del rischio, concludendo erroneamente che il danno all’ala non avrebbe compromesso la sicurezza della missione.
Dopo l’incidente, una commissione d’inchiesta fu incaricata di esaminare l’efficacia del processo di valutazione del rischio della NASA. Tra gli esperti chiamati a valutare il caso c’era il Professore Edward Tufte, esperto in information design.
Tufte si rese conto che la valutazione del rischio si basava su informazioni presentate in modo confuso e frammentato e concluse che la pratica di presentare numerose e complesse informazioni tecniche tramite slide aveva reso difficile comprendere l’effettiva gravità del problema.
Il modo in cui le informazioni erano state comunicate aveva contribuito alla tragedia.
Questa storia ci insegna una lezione fondamentale:
il modo in cui comunichiamo le informazioni può fare la differenza tra il successo e il fallimento, tra la vita e la morte.
Certo, non tutti dobbiamo affrontare le stesse responsabilità della NASA, ma il principio resta lo stesso: la chiarezza è cruciale, soprattutto quando si tratta di prendere decisioni importanti.
Come migliorare le nostre presentazioni
Allora, come possiamo migliorare le nostre storie per assicurarci che il nostro messaggio sia chiaro e comprensibile? Una tecnica efficace è imparare a scrivere un topic outline, ovvero una struttura tematica che organizza le idee e ci aiuta a mantenere il filo del discorso. Con una buona struttura, possiamo garantire che il pubblico segua il nostro ragionamento dall’inizio alla fine, senza perdere il contatto.
Ci sono tre fasi fondamentali su cui concentrarsi: inizio, svolgimento e fine.
- L’inizio: Il momento iniziale della presentazione è cruciale. È qui che dobbiamo catturare l’attenzione del pubblico e stabilire una connessione emotiva. Inizia con una domanda intrigante, un fatto sorprendente o una storia che faccia riflettere.
- Lo svolgimento: Una volta ottenuta l’attenzione del pubblico, si passa alla parte centrale: lo svolgimento. Questa fase ha lo scopo di sviluppare il tema principale e fornire valore attraverso idee ben strutturate e collegate agli obiettivi della presentazione.
- La conclusione: La conclusione è l’ultima opportunità per lasciare un impatto duraturo. Qui vogliamo portare il pubblico a un’azione o a una riflessione e fare in modo che il messaggio finale rimanga impresso nella loro mente.
Mappe mentali e coinvolgimento del pubblico
Uno strumento utile per la creazione dello schema è l’uso delle mappe mentali, che ci permettono di visualizzare le connessioni tra le idee, semplificando i concetti complessi. Le mappe mentali possono essere ancora più potenti se supportate da strumenti di intelligenza artificiale, che possono aiutare a creare collegamenti logici e visuali in modo rapido e intuitivo.
Ma non basta strutturare le idee in modo logico. Dobbiamo anche considerare l’attenzione del pubblico.
Sapete qual è il tempo medio di attenzione senza alcuno stimolo esterno?
Solo 10 minuti.
È quindi fondamentale includere variazioni nell’intensità della presentazione e prevedere momenti di coinvolgimento attivo, come domande o aneddoti, per mantenere alta l’attenzione.
L’emozionalità è uno strumento potente: stimola l’interesse e aiuta il pubblico a connettersi con il nostro messaggio. Anche l’uso di immagini è estremamente efficace: la memoria del parlato è solo del 10%, ma se associamo immagini pertinenti, la ritenzione può salire fino al 65%.

Trucchi per mantenere alta l’attenzione
Ecco alcuni trucchi che puoi utilizzare per tenere alta l’attenzione durante una presentazione:
- Inizia con un Incipit: Usa una statistica, poni una domanda stimolante, condividi un video emozionante o mostra una foto sorprendente per stupire il tuo pubblico.
- Condividi un Aneddoto: Raccontare una breve storia è un ottimo modo per introdurre la tua idea e catturare l’attenzione.
- Fai Domande: Può trattarsi di domande retoriche che stimolano la riflessione, o domande dirette che invitano a una risposta o un’interazione.
- Crea Mistero: Inizia con una storia, un’idea, o un problema, ma non fornire subito la soluzione; svelala solo alla fine per mantenere alta la curiosità.
Consigli finali
Infine, vogliamo lasciarvi con alcuni ultimi consigli per migliorare le vostre presentazioni:
- Non fate sentire il vostro pubblico in difficoltà: limitate l’uso di acronimi, slang e termini tecnici, e spiegateli se necessario.
- Usate le slide come supporto al parlato, non viceversa.
- Evitate di sovraccaricare le slide con troppe informazioni: distraggono e rendono difficile seguire il discorso.
- Gestite bene il tempo a disposizione e preparate sempre un piano B.
- E ultima, ma non meno importante: non improvvisate, preparatevi con cura, sia che abbiate un minuto o un’ora di presentazione.